L’alimentazione medievale nella Terra di Ezzelino

Mansio Templi Parmensis - cucina medievale

Tre giorni per gustare tutto il migliore fascino del medioevo nello splendido scenario ambientale del Monte Grappa in Veneto, con una grande offerta di eventi, gastronomia di qualità ed attrazioni anche per famiglie e bambini.

Con il termine alimentazione medievale ci si riferisce ai cibi, alle abitudini alimentari, ai metodi di cottura e in generale alla cucina di varie culture europee nel corso del Medioevo, un’epoca che si estende, per convenzione, dal 476 al 1492.

EVENTO DI APERTURA E GASTRONOMIA – Ad aprire gli eventi in programma, il primo luglio ci sarà la Cena medievale “Alla tavola dei Da Romano” con la famiglia dei Da Romano, Ezzelino III e Alberico e la loro corte. Menù tipico del XIII secolo. La Compagnie del Barbecocul allieterà li messeri e le dame con sensual danza de lo ventre e soavi musiche medievali durante il banchetto. A contorno intrattenimenti vari, musica medievale dal vivo e spettacoli di danza, giullari e duelli di spade.

foto pane cena medioevale nella terra di ezzelino 2016La qualità della cucina medievale è garantita da uno Staff di 5 cuochi, 5 aiuto cuochi volontari e 4 cameriere. Il palato sarà deliziato da bocconcini di carne speziati con semi di anice e finocchio, frittata di cipolla e frittelle di salvia, gnocchi di pane con fonduta di formaggio, carne affumicata ed erbe aromatiche.

Nel menù anche la porchetta affumicata e spezzatino, fagioli all’uccelletto, insalatina con pere e noci, purè di lenticchie. Dopo il dessert, con crepes a base di farina di farro con marmellata di mele e frutta secca,  il digestivo con zollette di zucchero speziate, scaglie di formaggio stagionato e tisana di boccioli di rosa.

Per gustare i sapori medievali ci sono varie delizie a prezzi davvero popolari. Si può provare il menù del fabbro con pasta o gnocchi di pane al ragù di anatra e salsiccia, oppure il ricco tagliere composto da formaggi misti e confetture, affettati misti e pane bianco.

nellaterradiezzelino 2016 san zenone degli ezzelini - pentola cucina medioevaleLa manifestazione offre poi il menù del mendicante con pasta o gnocchi, fonduta di formaggio e noci. Impedibile la porcata con porchetta e fagioli all’uccelletto, pane bianco. Quello della serva offre con coscia di pollo, piselli, insalata di noci e pere, pane nero.

C’è anche il menù del nobile con porchetta, stinco di maiale, cosciotto di pollo, piselli, fagioli all’uccelletto e pane bianco oppure quello del re con stinco di maiale, erbette cotte, fagioli in salsa e pane bianco. Da gustare anche della dama con gnocchi di pane con verdurine miste, formaggio fresco con salsa alle erbe aromatiche e pane bianco. Attenzione particolare per i bambini con il menù piccolo principe, petto di pollo alla piastra, patate fritte e pane bianco.

Per il dessert si può scegliere il fruttivendolo con frutta fresca, oppure il fornaio con la crosta di pane, burro, marmellata di fichi o frutti di bosco. Nel beverage la birra Menabrea alla spina, acqua aromatizzata lime e zenzero, rosmarino e limone, menta, vino rosso alla spina, succhi di mela, pera o arancia.

nellaterradiezzelino 2016 san zenone degli ezzelini - cucina medioevalePer approfondire l’alimentazione medievale occorre sapere che i cereali erano consumati sotto forma di pane, farinate d’avena, polenta e pasta praticamente da tutti i componenti della società. Le verdure rappresentavano un’importante integrazione alla dieta basata sui cereali. La carne era più costosa e quindi considerata un alimento più prestigioso ed era per lo più presente sulle tavole dei ricchi e dei nobili.

I tipi di carne più diffusi erano quelle di maiale e pollo, mentre il manzo, che richiedeva la disponibilità di una maggiore quantità di terra per l’allevamento, era meno comune. Il merluzzo e le aringhe erano molto comuni nella dieta delle popolazioni nordiche, ma veniva comunque consumata un’ampia varietà di pesci d’acqua dolce e salata.

nellaterradiezzelino 2016 san zenone degli ezzelini - forno cucina medioevaleLa lentezza dei trasporti e le inefficienti tecniche di trasformazione agroalimentare rendevano estremamente costoso il commercio di cibi sulle lunghe distanze. Per questa ragione il cibo dei nobili era più esposto alle influenze straniere rispetto a quello consumato dai poveri e dalla gente comune. Oltre all’indisponibilità di certi cibi per ragioni economiche, furono emessi decreti che vietavano il consumo di alcuni alimenti per alcune classi sociali, e alcune leggi limitarono le possibilità di consumarne in grosse quantità ai “nuovi ricchi”.

Alcune norme sociali inoltre prescrivevano che il cibo della classe lavoratrice fosse meno raffinato, perché si credeva che esistesse un’affinità naturale tra il lavoro di una persona e il suo cibo; si riteneva quindi che il lavoro manuale richiedesse cibi più scadenti ed economici.

Nel corso del tardo Medioevo iniziò a svilupparsi una forma di Haute cuisine che andò a costituire uno standard tra la nobiltà di tutta Europa. I metodi di conservazione più comuni vedevano l’impiego di agresto. Questi trattamenti, uniti al diffuso impiego di zucchero e miele, donavano a molti piatti un sapore tendente all’agrodolce. Anche le mandorle erano molto popolari e usate come addensante in minestra, stufati e salse, in particolare usate sotto forma di latte di mandorla.

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fonte info alimentazione medievale: wikipedia

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